L’Editor@

Il padre fondatore di una nota azienda di arti grafiche trasmette a Carla la passione per la carta, la stampa, l’arte sotto ogni forma. Ma la maturità artistica si concretizza dopo la laurea presso l’Accademia di Belle Arti. La fotografia è l’arma vincente di Carla che a soli 22 anni inaugura la sua prima personale di arte fotografica a Bari e poi numerose mostre collettive che invadono il territorio nazionale.

Già Presidente dei giovani imprenditori nel 2006, Carla Palone dedica alla casa editrice le sue competenze artistiche e manageriali con un catalogo tutto orientato alla valorizzazione della pugliesità.

 
Qual è la situazione dell’editoria pugliese?

 L’editoria pugliese, e nazionale del resto, non naviga certo in placide acque. Fortunatamente i nostri lettori fanno parte di quel pubblico esigente e alla ricerca della qualità che non rinuncerebbe mai ad un buon libro.

È stato naturale. Io sono nata e cresciuta tra macchine da stampa e creativi nelle arti grafiche, mio padre è stato un pioniere in questo campo. L’arte grafica e fotografica hanno sempre fatto parte del mio vissuto. Non è un caso la mia laurea in Belle arti, direi quasi una “necessità”, per esprimere i mille stimoli artistici che mi hanno fatto crescere e maturare. Le buone letture e le buone compagnie hanno fatto il resto. Una casa editrice ha racchiuso sotto lo stesso “tetto” tutto ciò che mi appassiona. E poi, come amo dire, il mestiere dell’editore è “totalizzante”, tali e tante sono le risorse (intellettive, finanziarie, relazionali) che si debbono impiegare.

La coerenza del nostro catalogo e del nostro progetto editoriale ovvero le nostre idee. La Casa Editrice Gelsorosso è nata per perseguire un chiaro, seppur coraggioso, progetto editoriale: rinsaldare attraverso i libri un legame forte con il territorio affinché ciò possa favorirne lo sviluppo culturale e sociale.
Il libro è il centro, il cuore della nostra missione per cui ogni pagina, ogni illustrazione, ogni copertina è trattata con passione artigianale, disposizione creativa e rigore formale, in modo tale che ogni titolo, abbia una sua identità e un suo progetto grafico: condizioni indispensabili per farne una creatura dotata di unicità e riconoscibilità. Mi vanto di poter dire che i nostri volumi riescono a “spiccare” su ogni scaffale. Del resto chi fa Cultura punta all’immortalità, ma al momento, per la nostra giovane età, ci accontentiamo della riconoscibilità.