Maurizio Ghiglia (1945-2011), Nato a Roma, è figlio d’arte: suo padre Paulo e suo nonno Oscar sono stati pittori di fama internazionale, suo fratello Oscar è un affermato chitarrista. La sua versatilità in campo artistico si è subito manifestata e, dopo essersi dedicato alla pittura ed al disegno che non ha mai abbandonato, si è appassionato alla fotografia e quindi al video, ritenendoli più idonei alla sua ricerca artistica.
Ha lavorato come scenografo e fotografo di scena a Roma, collaborando con Carmelo Bene, ed a Firenze per i teatri dell’Orologio e dell’Oriuolo. Ha seguito per diversi anni il Florence Dance Theatre, collaborando anche come regista degli spettacoli teatrali. Ha realizzato video inerenti alle attività professionali di pittori e scultori fiorentini e stranieri. Ha partecipato a rassegne di arte multimediale come video maker. Ha partecipato alla realizzazione del corto d’autore Baljia, vincitore dei più prestigiosi premi del settore dal 1996 al 1998. Apprezzato ritrattista, ha realizzato copertine per dischi e CD, soprattutto nel campo della musica classica, manifesti per il teatro, collaborando con riviste e giornali.
Ha insegnato fotografia all’Accademia di Belle Arti di Brera, di Milano e di Firenze, dal 2000 presso l’Accademia di Belle Arti di Bari. È stato membro dell’Accademia Internazionale Medicea.
Fotografia e oltre… opere di Maurizio Ghiglia
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Mi hanno parlato di lui i suoi appunti, gli articoli e le recensioni sulla lunga attività professionale ed artistica, ma continuano a parlarmi di lui le sue opere: i personaggi dei ritratti di Maurizio Ghiglia che guardano direttamente l’osservatore. Uno sguardo che viene ricambiato da tutti noi, dai nostri occhi che, per un processo di identificazione, sono gli stessi occhi dell’autore.
Valeria Nardulli