«Ginosa, notte del 4 novembre 1922, domenica, cinque cadaveri giacciono per terra: due donne e tre uomini. Se le vite spezzate dei tre giovani, strappati ai loro cari, come dimostra una lapide, possono erroneamente giustificare l’infondata faida di una lotta politica, le due madri barbaramente uccise che, prive di armi, mortalmente ferite si trascinano, sperando, col loro olocausto, di salvare la vita dei figli, sono le vittime, come la stampa del tempo riporta, non di dissensi politici, ma di profondi rancori e vendicativi odi. E così, interessi personali, ambizioni di potere, scontri di partiti, tutto un passato che non ci è permesso dimenticare, grazie a questa avvincente “ballata dei rimossi” concretizza il ricordo di chi, con la vita, ha elevato a fondamenta il nostro libero vivere di oggi. Ed a mio avviso, questa di Catucci, pur non essendo poesia, contiene momenti che toccano e vengono soprattutto ricordati col cuore».
Alessandro Catucci
Alessandro Catucci è uno psichiatra e terapeuta relazionale, nato e vissuto a Ginosa (TA), in cui ha lavorato per quattordici anni come medico di base. Dal 1990 fino al suo pensionamento, ha lavorato nella Clinica Psichiatrica, in cui ha diretto il DH dei disturbi del comportamento alimentare, del Policlinico di Bari, città in cui vive dal 2002.